I giochi olimpici sono una sorta di campionato mondiale e coinvolgono migliaia di atleti preparatissimi in molte discipline, alcune delle quali quasi sconosciute ai più.
Questi giochi assumono grande valore perché si disputano ogni quattro anni in località sempre diverse. Pensa che per candidarsi all'olimpiade del 2020 già si sono aperte le varie selezioni. Chissà chi la spunterà!
Tuttavia, seconde me, il bello è che alle olimpiadi si affiancano le competizioni dei diversamente abili; queste gare, però, prendono il nome di Paralimpiadi. Sono addirittura più avvincenti ed il pubblico è molto numeroso.
Come nelle altre competizioni, si premiano i primi tre migliori risultati con medaglie di oro, argento e bronzo.
i giochi olipici, intesi come incontri comtetitivi, nascono nel 1776 avanti Cristo in Grecia, nel Peleponneso, per la precisione.
Vennero chiamati così perché le prime gare sportive si tennero per la prima volta nella cittadina di Olimpia. Per lungo tempo questi giochi ebbero le lro edizioni; ma in seguito vennero sospesi.nel 1896 il barone francese Pierre de Coubertin riuscì e farli riprendere. I primi giochi olimpici dell'era moderna si disputarono ad Atene, dove atleti di varie nazioni si affrontarono, rinnovando una gloriosa tradizione.
............Prova a cercare fra i miei appunti se trovi qualcosa che ti può aiutare nello studio o soddisfare la tua curiosità...........
sabato 9 febbraio 2013
venerdì 8 febbraio 2013
Che cos'è una lampadina?
La lampadina è una invenzione che ha rivoluzionato la vita degli uomini.
Prima, infatti, ci si addormentava con le galline, oppure si illuminavano le stanze con candele o lampade ad olio. Il risultato non era dei migliori perché si illuminava la zona vicina alla fonte di luce.
Con l'avvento della lampadina e la diffusione dell'elettricità si poté lavorare, divertirsi, studiare e visitare persone anche di notte.
La lampadina è una semplice ampolla di vetro nella quale viene messo dentro un piccolo filamento di metallo, che viene riscaldato dalla corrente elettrica. Il risultato:il metallo si riscalda, diventa incandescente con suo tipico colore rosso; quindi si passa al bianco ed infine arriva la luce.
Verso il 1878 Edison scoprì la lampada ad incandescenza, cioè una lampadina in cui un corpo riscaldato fino al colore bianco diventava luminoso e non bruciava. A forza di tentativi si scoprì che il metallo adatto è il tungsteno, che la corrente elettrica può riscaldare fino ad arrivare ad una temperatura di 2500-3000 gradi e non fondere.
Ma, si vide che l'aria contenuta nell'ampolla era carica di ossigeno e quindi facilmente infiammabile ma, cosa più importante, quello che c'è dentro potrebbe essere inutilizzabile dopo pochissimo tempo dall'accensione della lampadina.Quindi si sono adottati due accorgimenti: il primo consiste nel creare il vuoto all'interno dell'ampolla; il secondo, invece, si avvale di un gas inerte come l'azoto, che non dà noie durante l'uso della lampada.
Prima, infatti, ci si addormentava con le galline, oppure si illuminavano le stanze con candele o lampade ad olio. Il risultato non era dei migliori perché si illuminava la zona vicina alla fonte di luce.
Con l'avvento della lampadina e la diffusione dell'elettricità si poté lavorare, divertirsi, studiare e visitare persone anche di notte.
La lampadina è una semplice ampolla di vetro nella quale viene messo dentro un piccolo filamento di metallo, che viene riscaldato dalla corrente elettrica. Il risultato:il metallo si riscalda, diventa incandescente con suo tipico colore rosso; quindi si passa al bianco ed infine arriva la luce.
Verso il 1878 Edison scoprì la lampada ad incandescenza, cioè una lampadina in cui un corpo riscaldato fino al colore bianco diventava luminoso e non bruciava. A forza di tentativi si scoprì che il metallo adatto è il tungsteno, che la corrente elettrica può riscaldare fino ad arrivare ad una temperatura di 2500-3000 gradi e non fondere.
Ma, si vide che l'aria contenuta nell'ampolla era carica di ossigeno e quindi facilmente infiammabile ma, cosa più importante, quello che c'è dentro potrebbe essere inutilizzabile dopo pochissimo tempo dall'accensione della lampadina.Quindi si sono adottati due accorgimenti: il primo consiste nel creare il vuoto all'interno dell'ampolla; il secondo, invece, si avvale di un gas inerte come l'azoto, che non dà noie durante l'uso della lampada.
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